Impianti

Da più di ventanni ci occupiamo del trattamento e del recupero di fanghi biologici civili ed industriali in impianti tecnologicamente avanzati di nostra proprietà

BASCAPÈ (PV)SOMMO (PV)

Bascapè (PV)

ALAN SRL è proprietaria e gestisce un impianto sito in comune di Bascapè di stoccaggio e trattamento per il successivo riutilizzo in agricoltura di fanghi biologici e produzione di fertilizzanti con capacità massima annua di 66.000 tonnellate.

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La prima fase del processo consente di stabilizzare ed igienizzare i fanghi biologici con calce per il loro successivo recupero in agricoltura.

Ai sensi del D.L. 99/92, art. 41 del D.L. 130 e successive disposizioni regionali.

La seconda consente di produrre un correttivo end of waste (EoW) denominato “gesso di defecazione da fanghi” nel rispetto del processo descritto dal punto 23 dell’All. 3 del D.L. 75/2010 mediante l’aggiunta di calce pura e successivamente acido solforico al 96% attivando così un’idrolisi che genera un solfato di calcio denominato “gesso di defecazione da fanghi”.

secondo le modalità del processo descritto dal punto 23 dell’All. 3 del D.L. 75/2010

Entrambi i processi di trattamento consentono il recupero della sostanza organica ed dei nutrienti contenuti nei fanghi biologici realizzando un sistema virtuoso di economia circolare.

Sommo (PV)

ALAN SRL è proprietaria e gestisce un impianto sito in comune di Sommo di stoccaggio e trattamento per il successivo riutilizzo in agricoltura di fanghi biologici e produzione di fertilizzanti della capacità annua di trattamento di 48.500 tonnellate.

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La prima fase del processo consente di stabilizzare ed igienizzare i fanghi biologici con calce per il loro successivo recupero in agricoltura.

Ai sensi del D.L. 99/92, art. 41 del D.L. 130 e successive disposizioni regionali.

La seconda consente di trattare i fanghi biologici con calce pura e CO2 liquida al fine di ottenere un correttivo denominato “carbonato di calcio di defecazione”. Entrambi i trattamenti rappresentano un virtuoso esempio di economia circolare di recupero di materia ma in particolare il carbonato di calcio essendo prodotto con l’aggiunta di CO2 indicativamente nella misura del 5 – 10% in peso del materiale biologico trattato il prodotto ottenuto essendo immesso nel terreno come correttivo sequestra tutta la CO2 utilizzata nel suolo contribuendo così al processo di decarbonizzazione del nostro pianeta .

Nel rispetto del processo descritto al punto 22 dell’All. 3 del D.L. 75/2010